BADLANDS: Springsteen e l'America: il lavoro e i sogni
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Springsteen e l'America: il lavoro e i sogni
Se c’è un libro che il popolo di Springsteen attende da anni è quello firmato da un suo specialissimo fan, Alessandro Portelli, il più originale e infaticabile esploratore dell’America e delle sue profonde radici culturali. Slittando dalla musica alla letteratura, dalla storia al presente, Portelli mette la sua nota affabulazione al servizio del cantore dell’America che più ama, quella tutta fondata sul lavoro, un’America in cui la promessa della mobilità sociale e della realizzazione di sé è spesso frustrata e tradita. Attraverso una rilettura dei testi che Portelli sa ancorare saldamente al contesto culturale e storico, il libro guarda al mondo di Springsteen sotto la lente del lavoro: il lavoro che divora le vite dei suoi personaggi (operai, cameriere, addette all’autolavaggio, cassiere, braccianti, disoccupati) e il suo lavoro, quello di musicista e di uomo di spettacolo. Il Bruce Springsteen narrato in questo libro è quello che racconta vite di seconda mano, come le Cadillac usate su cui i suoi protagonisti sfuggono al tedio di una quotidianità ripetitiva e senza sbocchi; che canta la rabbia di chi si ribella e di chi sogna di ribellarsi; che dà voce al senso di tradimento di chi crede che essere nato negli Stati Uniti lo autorizzi ad aspettarsi qualcosa di meglio; che avverte come il fantasma della rivolta torni ad aggirarsi sulle strade di un’America in crisi. Ma lo Springsteen di Portelli è anche quello che narra le sue storie dolorose con un sound travolgente che evoca l’orgoglio di essere, nonostante tutto, ancora vivi. In ultima istanza, non è il contenuto del sogno ciò che conta, e neanche la possibilità che il sogno si realizzi; conta piuttosto la capacità di sognare e la dignità di chi sogna. E il primo a sognare sulle note del Boss è lo stesso Portelli, che pagina dopo pagina ce lo racconta in presa diretta, attraverso le vivide istantanee dei concerti dal vivo, cui accorre da trent'anni da instancabile fan.
Bruce con Spielberg e Daniel Day Lewis in costiera sorrentina
Come abbiamo anticipato nei giorni scorsi Bruce e la moglie Patti sono in vacanza sulla costa campana ospiti del regista Steven Spielberg sul suo yacht "Seven Seas", insieme anche ad un altro pluripremiato premio Oscar, l'attore Daniel Day-Lewis. Ieri, così come nell'altro soggiorno in costiera di due anni fa, hanno pranzato al ristorante "Lo Scoglio" di Nerano, nel comune di Massa Lubrense, gustando i famosi spaghetti alle zucchine di Nerano e, per secondo, una parmigiana di melanzane. Non risulta che abbia fatto ancora una visita a Vico Equense (paese di nascita dei nonni materni, Adelina e Antonio Zerilli) per magari ritirare dal sindaco la cittadinanza onoraria concessagli due anni fa e per bere un caffè al rinato "Gran Caffè Zerilli", inaugurato da pochi mesi e sorto negli stessi locali del vecchio Caffè Zerilli, di proprietà del bisnonno di Bruce, Raffaele Zerilli, il quale emigrò in cerca di una "promised land" negli Stati Uniti alla fine del '800.
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Bruce in vacanza a Capri!
Bruce, insieme alla famiglia, è stato avvistato ieri all'aeroporto di Malpensa. E' arrivato con un volo united da Newark, sostando nella saletta vip club SEA per circa 40 minuti per poi prendere un volo privato per Napoli per proseguire poi per Capri, dove sembra sia ospite in barca di un regista o attore americano (probabilmente di Spielberg, come due anni fa).